Dalla legittima difesa alla TAV: il punto dell’On. Potenti (Lega)

Dalla legittima difesa alla TAV: il punto dell’On. Potenti (Lega)

Sono numerosi i punti che interessano la politica dei nostri giorni. Tra questi troviamo certamente il DL sicurezza, la TAV, il federalismo regionale e le elezioni europee. Ne abbiamo parlato con l’onorevole Potenti, che ha fatto il punto sulla posizione della Lega.


Onorevole Potenti, in qualità di membro della “commissione permanente di giustizia della Camera dei deputati”, ci può dare qualche riferimento concettuale ulteriore alla riforma teorizzata nel decreto-legge sicurezza in esame al Parlamento? Alla luce dei recenti fatti di cronaca, a suo parere è necessaria una modifica della legge sulla legittima difesa nel nostro ordinamento penale? E se sì, per quale motivo?

Il cosiddetto “Decreto sicurezza” è un testo composito che interviene su diversi aspetti che investono la quotidiana gestione della sicurezza della nostra comunità. Se i primi articoli si concentrano sulla modificazione di alcune norme in materia di rilascio di speciali permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario nonché in materia di protezione internazionale e immigrazione, si pensi alla parte riguardante la materia della sicurezza pubblica, ove si amplia il catalogo dei reati indicati dall’art. 282-bis del Codice di procedura penale che consentono, nel corso del procedimento penale, l’uso dei braccialetti elettronici come modalità di esecuzione dell’allontanamento dalla casa familiare; o l’obbligo degli esercenti di attività di noleggio di autoveicoli i quali debbano comunicare i dati identificativi riportati nel documento di identità presentato dal cliente che richiede il noleggio al Centro elaborazione dati (CED); e ancora la parte sulle occupazioni abusive di immobili o quella che va a risolvere il grave problema della circolazione di veicoli con targa estera per scopi elusivi fiscali. Quanto alla legittima difesa, recentemente approdata all’Aula di Montecitorio, le conseguenze di alcuni casi di autodifesa di privati cittadini contro le intrusioni di malviventi dimostra che esiste un rischio di possibile imputabilità e condanna dei cittadini aggrediti per un ritenuto eccesso di reazione. Andare a rendere sempre obbligata, al ricorrere di determinate circostanze, la valutazione del magistrato in favore della vittima consentirà, se non di evitare sempre e comunque un’indagine sui fatti, almeno la possibilità di tutelare il cittadino sull’esito in archiviazione della procedura.

Considerato il clamore mediatico scaturito dai problemi legati alla TAP e alla TAV, ci può illustrare il progetto della Lega per le grandi opere e le infrastrutture nazionali?

La Lega ha nel suo programma politico la modernizzazione infrastrutturale necessaria a portare il Paese in una situazione di normalità che oggi non appartiene a buona parte dell’Italia. Per far questo, ha sempre sostenuto l’indispensabile coinvolgimento delle regioni e degli enti locali con una diversa autonomia impositiva, per slegare dai vincoli di bilancio statali le esigenze delle diverse comunità. Con l’attuale Governo, i partiti della coalizione, attraverso il contratto di governo, hanno previsto di rimettere a una valutazione costi-benefici l’esito delle grandi opere.

L’europeismo di Forza Italia rappresenta un problema nella coalizione di centro-destra in vista delle prossime elezioni europee? Come si presenterà la Lega alle prossime elezioni del Parlamento europeo? In quale coalizione e alleanza si inserirà il partito di Salvini?

La posizione di Forza Italia è legata alla convinzione che un atteggiamento interlocutorio attraverso il Partito Popolare Europeo possa dirsi sufficiente a intercedere con i maggiori partner europei. La Lega presenterà la sua lista elettorale, in un sistema di voto proporzionale, e in base ai rapporti intrattenuti con alcuni movimenti cosiddetti “euroscettici”, cercherà di far valere in modo coeso le legittime aspettative di una parte della popolazione europea che speriamo possa essere maggioritaria.

Arriverà in Consiglio dei ministri il testo concernente l’autorizzazione dell’Autonomia regionale alla possibilità per alcune regioni di detenere parte della tassazione nazionale per l’erogazione di servizi. Qual è la posizione della Lega sulla federalizzazione dell’Italia? Ritiene che il ricorso presentato dalla Regione Campania andrà a buon fine?

L’esperimento istituzionale in corso, riguardante la devoluzione di poteri previsti dalla Costituzione alle regioni, avviene sulla base di atti di impulso provenienti dalla stesse regioni beneficiarie e si tratta di un altro capolavoro ministeriale il cui merito va alla nostra Ministro Senatrice Erika Stefani. Si prevede, appunto, la possibilità di dettagliare singole funzioni, con attribuzione delle risorse utili a esercitarle, secondo un criterio che ad oggi è quello della spesa storica.

Nelle ultime settimane sembra profilarsi la candidatura di Giulia Pacciardi per il Comune di Livorno. Quale valore simbolico e quali aspettative di vittoria per una formazione come la Lega, all’interno di quella che è sempre stata ed è tuttora considerata una “roccaforte rossa”? Si andrebbe a delineare un “derby” governativo con il Movimento 5 Stelle guidato dal sindaco Filippo Nogarin e il suo partito, cioè tra due forme di populismo contrapposte?

Pur in attesa di ricevere anche dagli alleati di coalizione la “benedizione” sul nome di Giulia Pacciardi, abbiamo ritenuto, come Lega, di partire subito con la scelta di una figura di rottura rispetto al passato. Per troppo tempo il centro-destra livornese ha patito l’interclusione in un ambito di irrilevanza del suo elettorato, anche per il mancato rinnovamento delle persone presentate all’elettorato. È della scorsa settimana la notizia che il Sindaco Nogarin non si ricandiderà ed è effettiva la possibilità che sia la Vicesindaco uscente, Stella Sorgente, la sfidante femminile della nostra Giulia Pacciardi. Il PD non ha ancora rotto gli indugi. Ricordo che la Patrona di Livorno è Santa “Giulia”, la quale non dubitiamo accompagnerà la nostra più in alto delle stelle.

Redazione Policlic.it

 

Perché si parla di “governo diviso”?

Perché si parla di “governo diviso”?

L’8 novembre scorso, si sono svolte negli Stati Uniti le cosidette elezioni di “midterm”[1]; gli elettori, infatti, sono stati chiamati alle urne per esprimere la loro preferenza per il rinnovo delle camere del Congresso. Tramite le elezioni di metà mandato, sono...

La Chiesa cattolica dal Non Expedit al suo superamento

La Chiesa cattolica dal Non Expedit al suo superamento

La Chiesa nella seconda metà dell'Ottocento: uno sguardo di insieme Dalla caduta del cosiddetto “Antico Regime”, che si basava su capisaldi quali la monarchia assoluta di diritto divino, il privilegio aristocratico e l'istituto della schiavitù di matrice feudale, si...