Il successo delle teorie complottiste tra gli elettori dei movimenti populisti è uno dei fenomeni più interessanti del panorama politico degli ultimi anni. Milioni di elettori sembrano ormai perfettamente a proprio agio nel sostenere teorie cospirazioniste considerate, fino a pochi anni fa, frutto di deliranti fantasie.
L’articolo intende dimostrare come il complottismo, fenomeno figlio degli squilibri sociali, politici ed economici degli anni Duemila, sia uno strumento utilizzato dai principali leader populisti per ampliare il consenso elettorale sfruttando l’insicurezza delle vittime del declassamento socioeconomico.
La grande sfida della rivoluzione digitale
Il conflitto tra macchina e uomo: dalla Rivoluzione industriale a quella digitale Sul finire del XVIII secolo, la Gran Bretagna divenne l’epicentro globale di quella trasformazione delle strutture produttive meglio nota come “rivoluzione...