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Di fronte alla crescente diffusione di teorie cospirazioniste e all’ampia presa che queste esercitano sull’opinione pubblica, in Policlic n. 3 ci occuperemo del fenomeno del complotto, analizzandone ragioni, interessi e conseguenze per dare ampiezza a un dibattito oramai asfittico. Il fine è quello di far riemergere la dimensione storica, politica e filosofica di una questione che investe ciclicamente la società umana. Di seguito, per una panoramica generale sul contenuto della rivista, si offre al lettore di Policlic una breve presentazione degli articoli pubblicati in questo nuovo numero.
L’arma delle fake news per ampliare il consenso
Perché le teorie complottiste fanno breccia nell’elettorato populista
di Alessandro Lugli
Il successo delle teorie complottiste tra gli elettori dei movimenti populisti è uno dei fenomeni più interessanti del panorama politico degli ultimi anni. Milioni di elettori sembrano ormai perfettamente a proprio agio nel sostenere teorie cospirazioniste considerate, fino a pochi anni fa, frutto di deliranti fantasie. L’articolo intende dimostrare come il complottismo, fenomeno figlio degli squilibri sociali, politici ed economici degli anni Duemila, sia uno strumento utilizzato dai principali leader populisti per ampliare il consenso elettorale sfruttando l’insicurezza delle vittime del declassamento socioeconomico.
L’antisemitismo: le origini e la storia
Dal presunto complotto giudaico ai campi di sterminio
di Luca Battaglia
In ogni epoca storica si ravvisano meccanismi di rappresentazione della realtà che sono il prodotto di pregiudizi o stereotipi artificiosamente creati per ragioni politiche, religiose e strategiche. Tra queste vi è l’antisemitismo. Dal Medioevo fino ai giorni nostri gli Ebrei sono stati considerati ora come i responsabili della morte di Cristo, ora come affaristi pronti a dominare il mondo, ora come artefici di un presunto complotto giudaico-bolscevico. Questo excursus storico ha il fine di esaminare le principali tappe dell’antisemitismo, e le ragioni più profonde di un mai del tutto sopito odio contro gli Ebrei.
Le teorie del complotto: potere, contropotere e controinformazione
Intervista a Leonardo Bianchi
di Francesco Finucci
Le teorie del complotto, lontane dall’essere un fenomeno nuovo, offrono una potente cartina di tornasole per comprendere i rapporti tra potere, contropotere e controinformazione. Leonardo Bianchi, da anni osservatore di questo fenomeno, è intervistato da Policlic per metterne in luce alcuni degli elementi chiave, offrendo così degli strumenti per comprendere gli sviluppi futuri.
I limiti del dialogo tra scienza, industria e società
Il complottismo come risposta alla mancata comprensione di realtà complesse
di Riccardo Giannone
La pandemia di COVID-19 ha messo in mostra grandi limiti della società che vanno oltre l’inadeguata gestione del problema sanitario, evidenziando, in particolare, delle criticità di comunicazione da parte di realtà complesse come accademia e industria. Ne è conseguito un rinnovato slancio delle teorie del complotto, accomunate dalla mancanza di fiducia verso qualsiasi tipo di istituzione e da una visione distorta e potenzialmente pericolosa della realtà.
Unione Europea e fake news
La soft law della Commissione e il rigore del Parlamento nella lotta alla disinformazione
di Francesco Spera
L’Unione Europea affronta la sfida globale delle fake news ormai da anni, ovvero dagli scandali di Cambridge Analytica e dalla scoperta che molte delle elezioni nei Paesi democratici occidentali sono state manipolate e influenzate da disinformazione e bufale. Da una parte la Commissione europea ha intrapreso un approccio più soft al problema, raggiungendo risultati rilevanti, dall’altra, però, gli organi più rappresentativi dei cittadini europei e dei governi hanno richiesto un approccio più rigido.
Le ombre dietro al chavismo
Complotti e cospirazioni nel governo venezuelano
di Denise Campaniello
Le denunce di oscure trame e intrighi di potere volti a rovesciare il governo hanno rappresentato una costante nel Venezuela, sotto Maduro ma in particolar modo con la “rivoluzione bolivariana” di Hugo Chavez. Tra la verità e la finzione utile all’erede del chavismo, un approfondimento attorno alla continua alimentazione di nuove e ramificate teorie del complotto nella realtà venezuelana.
Filosofia del complottismo
Una lettura adorniana del rapporto tra fascismo e paranoia di massa
di Marco Maurizi
I mesi della quarantena dovuti alla COVID-19 hanno reso urgente la questione del rapporto che lega le posizioni politiche di una destra più o meno radicale con i fenomeni culturali di tipo complottistico. Nel tentativo di inquadrare il problema e sconfessare la natura pseudo-logica del discorso paranoico, si vuole argomentare il rapporto tra questo e il fascismo a partire da alcuni scritti di Adorno dell’immediato dopoguerra, che sembrano offrire un quadro teoretico inquietantemente attuale.
L’amministrazione pubblica italiana: un corpo senza testa
Intervista a Guido Melis
di Claudia Ciccotti
Un’intervista che ha come fil rouge la pubblica amministrazione nelle varie fasi storiche della Penisola, dal fascismo ai giorni nostri. Viene affrontata, inoltre, la questione di alcuni organismi che attraversano una fase particolare della loro storia: i partiti e l’università. Per concludere poi con la prospettiva degli archivi italiani oggi e una considerazione sulla Sardegna, terra natale di Guido Melis.
Buona lettura!