La Francia di metà XVI secolo viveva una difficile situazione politica e religiosa. Da un lato, infatti, non c’era più un re, e il trono era retto dalla regina Caterina de’ Medici per conto del figlio Carlo IX. Dall’altro, a seguito della riforma protestante di Lutero, in Francia era penetrato il calvinismo e quindi si era rotta l’unità religiosa nel Paese. Le lotte tra la corona cattolica e i ribelli ugonotti (così erano chiamati i calvinisti in Francia) minava profondamente la solidità dello Stato.
Di fronte ai gravi conflitti religiosi, Caterina de’ Medici provò a placarli con delle minime concessioni agli ugonotti. Con l’editto di Saint Germain, del 17 gennaio 1562, la regina reggente concesse libertà di culto agli ugonotti purché risiedessero fuori le mura cittadine.
Il progetto di Caterina, però, fallì. Tempo poco più di un mese e la reazione cattolica alle concessioni stabilite dall’editto esplose violentemente. Il 1° marzo 1562, a Vassy in Normandia andò in scena un vero e proprio massacro, con circa 70 ugonotti che furono uccisi.
La situazione da quel momento esplose e per oltre trent’anni la Francia visse in un clima da guerra civile. Questa, poi, scoppiò davvero nel 1585, con la cosiddetta “Guerra dei tre Enrichi” per decidere la successione al trono. Dopo alterne vicende e la morte dei suoi rivali, prevalse Enrico di Borbone, ugonotto, che salì al trono come Enrico IV – anche se poté entrare a Parigi solo dopo la conversione al cattolicesimo (“Parigi val bene una messa”).
Fu proprio Enrico IV, con l’editto di Nantes, che concedeva piena libertà religiosa e pieni diritti politici e civili agli ugonotti – oltre che il possesso di alcune piazzeforti – a porre fine al periodo di guerre di religione in Francia e a rilanciare il Paese che si apprestava a diventare, nel Seicento, una delle principali potenze europee.
Riferimenti bibliografici
A. Brancati, T. Pagliarani, Il nuovo dialogo con la storia: dalla crisi del Trecento alla metà del Seicento, La Nuova Italia, Milano 2007, pp. 331-335.
Immagine: Arazzo raffigurante la regina madre al ricevimento per gli inviati polacchi che offrono il trono a suo figlio Enrico, Leonie Frieda. Catherine de Medici. London: Phoenix, 2005/Wikimedia Commons, pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/wiki/Caterina_de%27_Medici#/media/File:Valois_Tapestry_2.jpg
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