Accadde oggi – 20 gennaio 1942: alla conferenza di Wannsee, si dà il via alla soluzione finale

Accadde oggi – 20 gennaio 1942: alla conferenza di Wannsee, si dà il via alla soluzione finale

Il 20 gennaio 1942 si riunirono in una villa del sobborgo berlinese di Wannsee, quindici tra i maggiori funzionari del governo tedesco del Reich e del Partito Nazista. A convocare e presiedere questa riunione fu il generale delle SS Reinhard Heydrich, e l’obiettivo dell’incontro era quello di definire le modalità per l’esecuzione di quella che venne chiamata la “Soluzione finale alla questione ebraica”. Oltre a Heydrich, parteciparono alla conferenza: Meyer, Leibbrandt, Stuckart, Buhler, Freisler, Kritzinger, Neumann, Muller, Hoffmann, Schongarth, Klopfer, Lange e Luther.

Il tema di discussione alla conferenza di Wannsee, infatti, non era se procedere o meno allo sterminio degli ebrei. Questa decisione era già stata presa da alcuni mesi da Adolf Hitler, che aveva già dato indicazioni in merito sia agli alti comandi dell’esercito che ai dirigenti delle ferrovie statali. Il tema di cui si doveva occupare la conferenza consisteva invece nell’organizzazione dello sterminio.

Della conferenza fu redatto una sorta di verbale, passato alla storia come protocollo di Wannsee, che riassunse i temi trattati. Heydrich esordì riepilogando la politica antisemita del Reich tenuta sino a quel momento, e prospetto la soluzione finale, alla quale nessun partecipante si oppose. In particolare, secondo il gerarca nazista, la soluzione finale avrebbe dovuto riguardare 11 milioni di ebrei, e in questo numero erano inclusi non solo quelli dei Paesi occupati o alleati, ma anche di Regno Unito, Irlanda, Svizzera, Svezia, Spagna, Portogallo e Turchia. Ciò da un lato dimostra una volta di più come l’obiettivo dei nazisti era sterminare tutti gli ebrei d’Europa, mentre dall’altro suggerisce che la Germania ancora sperava di vincere la guerra.

Nel protocollo, però, lo sterminio non si cita mai apertamente, ma si usano allusioni, perifrasi o parole neutre volte a nascondere i crimini di guerra che si stavano mettendo in atto: lo sterminio, ad esempio, era citato come “evacuazione verso est”, mentre si utilizzavano anche una serie di espressioni completamente neutre come “azioni”, “trattamento speciale”, “attività di esecuzione degli ordini”.

L’unico argomento su cui si discusse nella conferenza di Wannsee, e che rimase irrisolto, fu quello del trattamento da riservare ai mischlinge, ovvero agli individui ebrei solo parzialmente, secondo quanto stabilito dalle leggi di Norimberga del 1935. I partecipanti alla conferenza prospettarono varie soluzioni per i mischlinge, tra cui la sterilizzazione di massa o, anche per loro, la deportazione, ma alla fine non si giunse a una decisione precisa.

La conferenza di Wannsee, e le decisioni prese durante essa, contribuirono allo sterminio di 6 milioni di ebrei.


Riferimenti bibliografici

https://www.assemblea.emr.it/cittadinanza/per-approfondire/formazione-pdc/viaggio-visivo/lo-sterminio-degli-ebrei-in-urss-e-in-polonia/la-conferenza-di-wannsee/il-protocollo-di-wannsee

https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/wannsee-conference-and-the-final-solution-abridged-article

https://www.viaggio-in-germania.de/conferenza-di-wannsee.html

Tutti i siti sono stati consultati il giorno 8/01/2023

 

Immagine: Reinhard Heydrich, protagonista della conferenza di Wannsee e criminale di guerra tedesco, Adam Jones/Wikimedia Commons, licenza CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Reinhard_Heydrich?uselang=it#/media/File:Lidice_Memorial_-_Image_of_Reinhard_Heydrich_-_Nazi_Mass_Murderer_-_Near_Prague_-_Czech_Republic.jpg

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