IRISH FILM FESTA, una finestra sulla settima arte di produzione irlandese

IRISH FILM FESTA, una finestra sulla settima arte di produzione irlandese

Una FESTA “scoperta” con un articolo di giornale – Uno spunto personale

(a cura di Guglielmo Vinci)

È un anno particolare (da definire “maledetto” per molti aspetti) quello che ci si ritrova a trascorrere, in questo 2020. Un anno nel quale molte delle nostre abitudini, volenti o nolenti, sono state messe “in quarantena” per il sopraggiungere di situazioni tristemente fuori dall’ordinario che hanno travolto le nostre società, nonché il nostro vivere quotidiano (e lo stanno ancora facendo).

A livello prettamente personale, posso dire che da molti anni l’IRISH FILM FESTA sia una di queste piacevoli abitudini – da intendere nella sua ricorrenza annuale e non come mera consuetudine fine a se stessa – che mi ha dapprima coinvolto come appassionato cinefilo legato all’Irlanda, e che negli anni mi ha portato anche a seguirlo in qualità di corrispondente per questo progetto editoriale.

Un evento “scoperto per puro caso” in una giornata d’aprile di quasi cinque anni fa (era il 2016), con un articolo pubblicato sul sito di un (allora) blog in grande crescita ed espansione, che nella sua sezione culturale dedicava uno spazio per promuovere questa rassegna di cinema irlandese.
Un articolo che al tempo catturò del tutto la mia attenzione – anche per via della contemporanea ricorrenza di quell’anno, il centenario di un evento fondamentale per la storia d’Irlanda, e mi portò a dirigermi al luogo indicato per assistere alle proiezioni e agli eventi della FESTA. Quando si dice “la buona sorte”.

A distanza di qualche anno, in un’edizione successiva dell’IRISH FILM FESTA, la casualità volle nuovamente che, durante il passaggio tra la proiezione di due pellicole, mi sia ritrovato a conoscere l’autrice di quello stesso articolo che pochi anni prima mi aveva fatto conoscere quella rassegna. Quando si dice “com’è piccolo il mondo”.

Da un punto di vista professionale, infine, l’ultimo evento da raccontare – quest’ultimo non frutto di casualità – risale allo scorso febbraio, con l’inizio di una proficua collaborazione editoriale tra il nostro progetto e il magazine “Film e Dintorni”, un progetto portato avanti proprio dall’autrice di quell’articolo di giornale. Quando si dice “non tutto viene per caso”.

L’insieme di questi eventi e di queste “casualità” si ricollega alla maledetta attualità di questo 2020: come tante abitudini in Italia e nel mondo, infatti, anche l’IRISH FILM FESTA ha rischiato seriamente di non vedere la luce, a causa della situazione critica delle nostre società e, di rimando, dell’intero settore cinematografico e culturale. Una notizia che, quando venne annunciata lo scorso marzo, mi rattristò profondamente.

Eppure, quando ai primi di questo mese è arrivata la notizia della riorganizzazione dell’edizione dell’IRISH FILM FESTA, in linea con la sorta di “promessa” fatta quest’estate dagli organizzatori di questo grande evento culturale, la reazione è stata all’insegna della profonda felicità personale.

Una notizia che rasserena, quindi, e che ci porta a una panoramica su quello che rappresenta l’IRISH FILM FESTA, a livello culturale, per la città di Roma, ma anche in prospettiva nazionale, con un articolo essenziale e diretto.


Cos’è l’IRISH FILM FESTA? – Il biglietto da visita del festival firmato “Film e Dintorni”

(a cura di Valerio Cioccolini)

Così come si può dire che gli occhi siano lo specchio dell’anima di un essere umano, parimenti si può compiere un azzardo nel dire che il cinema è lo specchio dell’anima di un Paese. Questo perché ogni cinematografia accoglie in sé l’identità della nazione di produzione, portandone alla luce dinamiche specifiche o caratteristiche peculiari.

Per fare un esempio, da un punto di vista cinematografico, l’Italia è rinomata, ai nostri occhi come a quelli del pubblico internazionale, per essere “il paese della commedia”. O ancora, quante volte abbiamo sentito la frase “è proprio un’americanata”, riferito magari a una scena d’azione in una strada affollata di macchine, dove puntualmente si verificano tamponamenti a catena?
Nella pluralità d’identità che il cinema mondiale porta con sé, vi sono anche quelle meno in vista ma non per questo da considerare meno valide. Un esempio calzante è rappresentato da quella irlandese, poco conosciuta, ma comunque capace di sfornare talenti dal valore attoriale del calibro, giusto per citarne alcuni, di Liam Cunningham, Stephen Rea, Colin Farrell o Cillian Murphy, ma anche dei grandi registi come Neil Jordan.

Ed è dall’idea di portare anche qui in Italia uno scorcio di questo “micromondo su pellicola” che nasce il progetto IRISH FILM FESTA, attivo già da molti anni (la prima edizione è del 2007), che da sempre ha residenza in quel di Villa Borghese, a Roma, più precisamente nella Casa del Cinema.

Tra i film in anteprima, un rispolvero di grandi classici e cortometraggi d’autore, l’evento principale è la riproduzione di una rassegna cinematografia dalla pluralità di tematiche.
Spesso le pellicole danno spunto per una riflessione, spesso sanno far emozionare e coinvolgere fino all’ultimo frame lo spettatore, che vive l’esperienza in maniera immersiva, aiutato dal fatto che ogni opera presentata è in lingua originale e sottotitolata in italiano.

A condire il tutto, il pezzo forte del festival, rappresentato dall’intervento degli ospiti.
L’IRISH FILM FESTA, infatti, non è solamente visione, ma anche partecipazione: ogni edizione ha infatti visto presenziare attori o registi irlandesi, per discutere in prima persona delle proprie produzioni, dando l’occasione al pubblico in sala di scoprire la genesi di una determinata pellicola o le dinamiche che hanno accompagnato la sua realizzazione.

Infine, a premiare il miglior film e il miglior cortometraggio è una
giuria di esperti scelta di anno in anno, esperti del settore e del cinema irlandese. Così come grande esperta della materia è Susanna Pellis, direttrice e ideatrice dell’intero festival. Suo l’impegno che dal 2007 porta avanti insieme all’associazione culturale Archimedia, alla collaborazione con l’Irish Film Institute e il patrocinato dell’Ambasciata Irlandese in Italia, tra gli altri.


La FESTA “non si ferma” ma si rinnova con un’edizione digitale e “in short”

(a cura di Valerio Cioccolini)

Nell’anno della pandemia non ci sarà la suggestiva cornice di Villa Borghese ad accompagnare la rassegna delle pellicole in concorso che andranno in scena all’IRISH FILM FESTA. Non ci saranno scatti fotografici degli alberi lungo il viale della Casa del Cinema e il sottofondo giocoso delle famiglie e dei bambini che passeggiano e si divertono mentre si forma la fila di appassionati e di cinefili per entrare.

Eppure, la voglia di continuare a mostrare cinema si è rivelata più forte della pandemia da COVID-19 (anche adesso, mentre la nostra penisola si trova a dover fare i conti con la seconda ondata del coronavirus) ed è dunque per questo che, dopo la sospensione forzata ma doverosa dello scorso marzo, la squadra dell’IRISH FILM FESTA ha lavorato per riorganizzarsi, nei mesi della quarantena e del graduale allentamento estivo, per non ritrovarsi costretta a “prendersi una pausa”, dopo dodici anni consecutivi, nonostante le restrizioni abbiano causato problematiche non indifferenti.

Così, con una piccola aggiunta nel nome, l’IRISH FILM FESTA è divenuto “in short” e si è “trasferito” (speriamo soltanto in via temporanea) dai grandi schermi della Casa del Cinema a quelli più piccoli dei nostri computer. Una versione speciale e “virtuale” quindi, che diventa così ancora più accessibile a tutto il pubblico. Un nome calzante e ambivalente, quello scelto per quest’anno, c’è da dire, che nella sua piccola aggiunta ben riassume la caratteristica principale di questa edizione: la centralità del cortometraggio.

La categoria dei cortometraggi (diciotto in concorso, più un corto aggiuntivo fuori concorso) sarà infatti l’unica a cui la rassegna dedicherà le sue tre giornate, da venerdì 27 a domenica 29 novembre, con le pellicole che potranno essere visionate in qualsiasi momento, in modo gratuito e senza vincoli d’orario, accedendo al sito del festival (www.irishfilmfesta.org).

Inoltre, l’IRISH FILM FESTA in short presenta una novità che renderà più interattivo il rapporto con il suo pubblico: oltre ai due riconoscimenti assegnati dalla giuria al miglior cortometraggio per le categorie “Live Action” e “Animazione”, ci sarà un terzo premio collaterale assegnato direttamente dal pubblico attraverso una votazione online.

Da parte nostra, che seguiremo in collaborazione l’evento con articoli e contenuti pubblicati sui nostri siti e sui social media, non resta che augurarvi, qualora prendeste parte all’evento, una buona visione!


Valerio Cioccolini Guglielmo Vinci per www.policlic.it

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